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Божественная комедия / Divina commedia

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2015
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per ch’io al cominciar ne lagrimai.

Diverse lingue, orribili favelle,

parole di dolore, accenti d’ira,

voci alte e fioche, e suon di man con elle

facevano un tumulto, il qual s’aggira

sempre in quell’ aura sanza tempo tinta,

come la rena quando turbo[30 - turbo = torbido] spira.

E io ch’avea d’error la testa cinta,

dissi: “Maestro, che ? quel ch’i’ odo?

e che gent’ ? che par nel duol s? vinta?”.

Ed elli a me: “Questo misero modo

tegnon l’anime triste di coloro

che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo.

Mischiate sono a quel cattivo coro

de li angeli che non furon ribelli

nе fur fedeli a Dio, ma per sе fuoro[31 - fuoro = furono].

Caccianli i ciel per non esser men belli,

nе lo profondo inferno li riceve,

ch’alcuna gloria i rei avrebber d’elli[32 - elli = egli]”.

E io: “Maestro, che ? tanto greve

a lor che lamentar li fa s? forte?”.

Rispuose: “Dicerolti[33 - dicerolti = te lo dir?] molto breve.

Questi non hanno speranza di morte,

e la lor cieca vita ? tanto bassa,

che ‘nvid?osi son d’ogne[34 - ogne = ogni] altra sorte.

Fama di loro il mondo esser non lassa[35 - non lassa – non lascia, non permette che duri];

misericordia e giustizia li sdegna:

non ragioniam[36 - ragionare] di lor, ma guarda e passa”.

E io, che riguardai, vidi una ‘nsegna

che girando correva tanto ratta,

che d’ogne posa mi parea indegna[37 - indegna – incapace d’ogni riposo];

e dietro le ven?a s? lunga tratta

di gente, ch’i’ non averei creduto

che morte tanta n’avesse disfatta.

Poscia ch’io v’ebbi alcun riconosciuto,

vidi e conobbi l’ombra di colui

che fece per viltade[38 - viltade = vilt?] il gran rifiuto.

Incontanente intesi e certo fui

che questa era la setta d’i cattivi,

a Dio spiacenti e a’ nemici sui.

Questi sciaurati[39 - sciaurato = sciagurato], che mai non fur vivi,

erano ignudi e stimolati molto

da mosconi e da vespe ch’eran ivi.

Elle rigavan[40 - rigare] lor di sangue il volto,

che, mischiato di lagrime, a’ lor piedi

da fastidiosi vermi era ricolto[41 - ricolto = raccolto].

E poi ch’a riguardar oltre mi diedi,

vidi genti a la riva[42 - a la riva – ? l’Acheronte, Il primo dei fiumi infernali, descritto da Virgilio nel suo poema.] d’un gran fiume;

per ch’io dissi: “Maestro, or mi concedi

ch’i’ sappia quali sono, e qual costume

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