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Трактирщица / La locandiera. Итальянский шутя

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2016
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Mirandolina e detti.

MIRANDOLINA: Buongiorno, Signori. Chi mi ha chiamato?

MARCHESE: Io La chiamo, ma non qui[15 - напоминает название книги Erri de Luca “Non ora, non qui”].

MIRANDOLINA: Dove mi vuole?

MARCHESE: Nella mia camera.

MIRANDOLINA: Nella Sua camera? Se ha bisogno di qualche cosa verr? il cameriere a servirla.

CONTE: Cara Mirandolina, io Le parler? in pubblico. Non Le dar? l’incomodo di venire nella mia camera. Vede questi orecchini. Le piacciono?

MIRANDOLINA: Belli.

CONTE: Sono diamanti, sa?

MIRANDOLINA: Oh, li conosco. Me ne intendo[16 - я разбираюсь] anch’io dei diamanti.

CONTE: Sono Sue.

CAVALIERE: (Caro amico, Lei li butta via) (Piano[17 - тихо]al Conte)

MIRANDOLINA: Perchе mi vuole regalare questi orecchini?

MARCHESE: Gli orecchini che Lei porta adesso sono molto pi? belli di questi.

CONTE: Questi sono legati alla moda. La prego di riceverli per amor mio.

CAVALIERE: (Oh che pazzo!). (Da sе[18 - про себя].)

MIRANDOLINA: No, davvero, signore…

CONTE: Se non li prende, mi offende.

MIRANDOLINA: Non so che dire… voglio essere amica a tutti i clienti della mia locanda. Per non offendere il signor Conte, li prender?.

CAVALIERE: (Oh che furba!). (Da sе.) Ehi! Padrona, la biancheria che mi ha dato, non mi piace. (Con disprezzo.) Se non ne ha di meglio…[19 - если нет (белья) получше]

MIRANDOLINA: Signore, Gliene sar? di meglio. Sar? servita, ma mi pare[20 - мне кажется] che pu? chiederla con un po’ di gentilezza.

CAVALIERE: Dove spendo i miei soldi, non ho bisogno di fare complimenti.

CONTE: Lo scusi[21 - извините его]. Lui ? nemico capitale delle donne. (A Mirandolina.)

CAVALIERE: Eh, che non ho bisogno d’essere da lei scusato.[22 - Э, да мне вовсе не нужно, чтобы она меня прощала]

MIRANDOLINA: Povere donne! che cosa le hanno fatto? Perch? ? cos? crudele con noi, signor Cavaliere?

CAVALIERE: Basta cos?. Con me non si prende maggior confidenza[23 - со мной не надо фамильярности]. Mi cambi la biancheria. Mander? il servitore a prenderla. Amici, a presto. (Parte.)

Scena nona

MIRANDOLINA (sola): Uh. Quanti uomini arrivano a questa locanda, tutti di me si innamorano, tutti mi fanno i cascamorti; e tanti e tanti vogliono sposarmi addirittura. Se io sposo tutti quelli che mi vogliono, oh, avr? tanti mariti! Ма questo signor Cavaliere, rustico come un orso, mi tratta[24 - обращается со мной] cos? male? Lui ? il primo forestiere capitato[25 - попавший] alla mia locanda, che non ha conversato con me. Non dico che tutti in un salto[26 - досл. в один прыжок, с места в карьер] devono innamorarsi: ma disprezzarmi cos?? ? una cosa che mi arrabbia moltissimo. ? nemico delle donne? Non le pu? vedere? Povero pazzo! Non avr? ancora trovato quella giusta. Ma la trover?. La trover?. E chiss?: forse l’ha gi? trovata? Quei che mi corrono dietro, presto presto mi annoiano. La nobilt? non fa per me. La ricchezza la stimo e non la stimo[27 - уважаю и не уважаю]. Tutto il mio piacere consiste in vedermi servita, adorata. Questa ? la mia debolezza, e questa ? la debolezza di quasi tutte le donne. A sposarmi non ci penso nemmeno; non ho bisogno di nessuno; vivo onestamente, e amo la mia libert?. Filo? con tutti, ma non m’innamoro mai di nessuno. Voglio ridere sopra tanti miei ammiratori; e voglio usar tutta l’arte per vincere e conquistare quei cuori barbari e duri che son nemici di noi, donne, che siamo la miglior cosa prodotta al mondo dalla bella madre natura.

Scena decima

Fabrizio e detta.

FABRIZIO: Ehi, padrona.

MIRANDOLINA: Che cosa c’??

FABRIZIO: Quel forestiere della camera di mezzo, grida della biancheria; dice che ? ordinaria, e che non la vuole.

MIRANDOLINA: Lo so, lo so. L’ha detto anche a me, e lo voglio servire.

FABRIZIO: Benissimo. Dunque dammi la roba, gliela porto.

MIRANDOLINA: Vai, vai, gliela porter? io.

FABRIZIO: Vuoi portargliela tu?

MIRANDOLINA: S?, io.

FABRIZIO: Vedo che ti piace molto questo forestiero.

MIRANDOLINA: Tutti mi piacciono. Fai le cose tue. Non fare attenzione.

FABRIZIO: (Ehi, che posso fare? Non posso far niente.) (Da sе.)

MIRANDOLINA: (Povero sciocco! Ha delle pretensioni. Voglio tenerlo in speranza, cosi mi serve con fedelt?). (Da sе.)

FABRIZIO: I foresteri, li ho sempre serviti io.

MIRANDOLINA: Tu con i forestieri sei un po’ troppo maleducato.

FABRIZIO: E Lei e un poco troppo gentile.

MIRANDOLINA: So quel che faccio, non ho bisogno di correttori.

FABRIZIO: Bene, bene. Solo di camerieri.

MIRANDOLINA: Che hai, Fabrizio?

FABRIZIO: Ti ricordi che cosa ha detto a noi due tuo padre, prima di morire?

MIRANDOLINA: S?; quando vorr? sposarmi, mi ricorder? di quel che ha detto mio padre.

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